«Era la primavera del 2004. Un acquisto di passione, il mio: per la terra arenaria e la vite che cresce accompagnata dalle mani sapienti di tradizione dei contadini. Sono stato da sempre affascinato dall'aspetto selvaggio del Monferrato, forse perché mi ricorda l'infanzia e le corse a perdifiato lungo i pendii. Pian piano ho imparato a seguire la natura e il nascere dei grappoli, sotto la guida sapiente di Carlino Rondoletti. Un uomo dal passato forte e tenace come le sue viti, che conosceva una per una. Passava solo le sue giornate sulle colline, fino a quando non sono riuscito a conquistarlo. Carlin mi ha affidato le sue viti centenarie: "io combattevo ad El Alamein e loro erano qui a Vinchio ad aspettarmi". Oggi lui non c'è più; al suo posto un fine enologo, che sa accompagnare con la scienza ogni fase naturale».
Giovanni Bartoli

Giovanni e le sue figlie dedicano il loro tempo alla cura della vigna. Dall’aria pungente delle giornate invernali, dopo la potatura, all’alba delle calde giornate estive. “Si lavora in silenzio tra i filari”, questo aveva insegnato Carlin. Forse perché si ascolta meglio ogni singola vite.
Due ettari per una piccola produzione di sola passione.